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Dopo il volume dedicato a favole e leggende da Slovenia, Istria, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, il viaggio di Giacomo Scotti nella favolistica del mondo balcanico prosegue con questa raccolta che porta il lettore nelle regioni della Serbia e della Macedonia, fino ai confini dell'Ungheria, della Bulgaria e della Grecia, ma anche nel Montenegro, che toccando l'Albania si affaccia sull'Adriatico, dirimpetto alla costa meridionale dell'Italia. Tra realtà e fantasia, rivive in queste pagine la cultura popolare balcanica, tramandata di generazione in generazione fin da quando - nel VII secolo d. C. - le popolazioni di quelle terre erano ancora pagane e unite in un unico ceppo. Una particolarità di questa raccolta - in cui bambini, ragazzi e anziani possono vedere una proiezione dei propri sogni - sono i due canti epici inseriti nel ciclo delle terre serbe e testimoni della tradizione omerica dei guslari.